21 dicembre 2024 ore 16.50
Vita di AC
Giubileo degli adolescenti - Roma 25-27/ aprile / 2025 - FOTO E TESTIMONIANZE
Don Bernardo Domizi
21 dicembre 2024
ore 16.50

Giubileo degli adolescenti - Roma 25-27/ aprile / 2024 - Ragazzi dal 2009 al 2012 - FOTO E TESTMONIANZE

Giubileo degli Adolescenti: la testimonianza di Benedetta, Matteo e Rebecca (Sant’Egidio), Linda e Silvia (San Benedetto), Giacomo (Stella) e Silvia (Folignano)

L'Ancora 30/04/2025

DIOCESI – Riviviamo i momenti più belli del Giubileo degli Adolescenti attraverso la testimonianza di 7 degli oltre 400 giovanissimi delle Diocesi del Piceno che si sono recati a Roma per attraversare la Porta Santa. L’iniziativa, che si è svolta in tre giorni, da Venerdì 25 fino a Domenica 27 Aprile 2025, ha registrato anche la presenza del vescovo Gianpiero Palmieri e di alcuni sacerdoti, diaconi, seminaristi, educatori e catechisti, coordinati da don Luca Censori e don Matteo Calvaresi, direttori degli Uffici diocesani di Pastorale Giovanile rispettivamente della Diocesi di Ascoli Piceno e della Diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto.

Imparare ad ascoltare e non resistere al desiderio di incontrare Gesù
Catechesi del vescovo Palmieri e Via Lucis

La giornata di Venerdì 25 Aprile si è aperta con l’arrivo dei ragazzi, nella tarda mattinata, presso le parrocchie ospitanti. Dopo il pranzo, nel pomeriggio, i piccoli gruppi di giovani pellegrini  si sono riuniti presso la parrocchia San Gregorio Barbarigo per ascoltare la catechesi del vescovo Giampiero Palmieri. Alle ore 18:00, dopo questo primo momento di spiritualità a cui è seguito anche un momento di gioco, i ragazzi si sono recati presso la basilica dei Santi Pietro e Paolo per partecipare alla Via Lucis con tanti altri ragazzi provenienti da tutto il mondo. In serata i vari gruppetti si sono spostati liberamente in giro per Roma per poi rientrare nelle parrocchie ospitanti entro le 22:30.

Silvia Liberati, 15 anni, parrocchia San Luca Evangelista, Villa Pigna di Folignano:
“Di questi tre giorni quello che più rimarrà scolpito nella mia memoria è quello della partenza. Nonostante la sveglia all’alba e lo zaino pesante, eravamo felici e consapevoli di fare un viaggio ricco di significato. Roma è una città ricca di bellezze architettoniche ed io c’ero stata diverse volte, ma in questa occasione ho potuto vedere tutto con occhi diversi. Non ero con la mia famiglia, ma è stato come sentirsi a casa, circondata com’ero dall’affetto e dall’amicizia di tanti ragazzi come me. Ho potuto conoscere giovani provenienti da tutto il mondo e condividere momenti di preghiera e di gioco.
In particolare la cosa che più mi ha colpito è stata la frase ‘Imparate ad ascoltare’, detta da Papa Francesco in un messaggio registrato prima della sua morte e ripetuta dal nostro Vescovo Gianpiero. Ho riflettuto molto su questa frase e mi sono resa conto che rappresenta in pieno la nostra generazione: noi giovani, infatti, abbiamo la cattiva abitudine di ascoltare poco chi ci circonda; parliamo troppo, abbiamo fretta di rispondere e dedichiamo poco tempo all’ascolto. Quindi questo consiglio del Papa è molto importante per tutti noi. Basta davvero poco per ascoltare chi ci sta vicino, ma è necessario mettere da parte noi stessi e aprire bene le orecchie e il cuore.
I tre giorni del Giubileo sono stati per me come andare sulle montagne russe. Un susseguirsi di emozioni forti e autentiche che mi hanno fatto crescere e capire il significato dell’amicizia e l’importanza di testimoniare con la nostra vita la Parola di Gesù”.

Benedetta Vagnoni, 15 anni, parrocchia Sacro Cuore, Sant’Egidio alla Vibrata:
“Il Giubileo è stata un’esperienza bellissima e indimenticabile, piena di emozioni e di nuove amicizie.
L’incontro con il Vescovo Gianpiero è stato molto stimolante; il racconto della conversione di Paolo ci ha indotto a riflessioni su fatti ed esperienze che possiamo definire i ‘pungoli’ della nostra fede e sui punti forti che ci aiutano a vivere la speranza. Non avevo mai prestato molta attenzione alla storia di San Paolo e a come la sua vita fosse cambiata grazie all’incontro con Gesù. Il pungolo di Paolo erano i cristiani che lui tentava di reprimere e di convincere a rinnegare la fede, ma proprio questa missione lo ha portato ad accettare quello che tentava di reprimere e a diventare un testimone di Cristo. Che bello l’incontro con Gesù sulla strada di Damasco, la luce accecante che finalmente illumina Saulo/Paolo che comprende che non può resistere all’amore di Dio e che deve testimoniarlo al mondo! Lo stesso amore che da carnefice dei cristiani lo renderà martire di Cristo. L’essere cristiano, un pungolo, un elemento di fastidio, che diventa un punto di forza. La visione della vita, degli uomini e del mondo che cambia radicalmente. Questo è il nostro punto di forza; sapere che anche i nostri difetti e le nostre paure possono essere uno strumento per arrivare a Gesù e vivere con fede la nostra vita. Il cammino potrebbe essere lungo, faticoso e accidentato come quello di Saulo (…e di queste giornate al Giubileo); la speranza è che il desiderio di convertirci e seguire Gesù prevalga su quello di resistere alla Sua chiamata”.

Vivere la gioia, la gratitudine e la comunione anche durante un funerale
Le esequie di Papa Francesco

La giornata di Sabato 26 Aprile è stata completamente rivoluzionata rispetto al programma previsto per il Giubileo degli Adolescenti,  a causa della morte di Papa Francesco. I ragazzi hanno partecipato – chi in piazza  San Pietro, chi lungo le vie della capitale – al funerale del Santo Padre, che ha occupato l’intera mattinata. Nel pomeriggio i ragazzi hanno potuto muoversi liberamente per fare una visita della città e vivere, a piccoli gruppi, momenti di gioco, convivialità e condivisione.

Rebecca D’Antonio, 15 anni, parrocchia Sacro Cuore, Sant’Egidio alla Vibrata:
“Partecipare al Giubileo mi ha suscitato tante emozioni contrastanti: la gioia di quei momenti infatti si è alternata anche a sentimenti di tristezza a causa della morte di Papa Francesco. Quando mi sono iscritta, non avevo messo in conto di prendere parte alle esequie del Santo Padre, ma devo dire che anche quel momento è stato ricco di significato. Durante la giornata di Sabato infatti ci siamo recati davanti all’Altare della Patria per assistere al passaggio del feretro del Pontefice e durante l’attesa abbiamo conosciuto e parlato con varie persone. È stato bello riscontrare che, nonostante il caldo e la grande folla, eravamo tutti lì, per poter dare un ultimo saluto a Papa Francesco. Il lungo applauso che ha accolto il suo passaggio e il fatto di sapere che tantissime persone, tra cui i molti Capi di Stato provenienti da tutto il mondo, fossero presenti per dire addio al Santo Padre, mi hanno molto toccata e mi hanno fatto capire quanto Papa Francesco non fosse solo un’importante figura religiosa, ma un vero e proprio esempio di vita, che milioni di persone hanno seguito e continueranno a seguire”.

Linda Rosetti, 16 anni, parrocchia Sant’Antonio di Padova, San Benedetto del Tronto:
“La nostra parrocchia ha partecipato solo alla giornata di Sabato e siamo arrivati mentre si stava celebrando il funerale di Papa Francesco. Non era la prima volta che andavo a Roma, ma questa volta è stata molto diversa. Ho provato una grande emozione nel vedere passare il feretro di Papa Francesco: è stato un po’ come accompagnarlo nel suo ultimo viaggio. E mentre succedeva questo, intorno a me c’erano persone che cantavano, pregavano e ringraziavano il Santo Padre per tutto quello che ha fatto nella sua vita. È stato bello condividere la gratitudine nei confronti di Papa Francesco, che custodivo nel mio cuore, con tante altre persone provenienti da ogni parte del mondo. Mi sono sentita parte di qualcosa di grande, di una Chiesa davvero universale”.

Matteo De Berardinis, 15 anni, parrocchia Sacro Cuore, Sant’Egidio alla Vibrata:
“Il Venerdì abbiamo vissuto un momento bellissimo con la Via Lucis, un’esperienza indescrivibile: stare con migliaia di ragazzi tra canti, preghiere e momenti di silenzio mi ha fatto veramente emozionare. Però, se devo scegliere solo uno dei tre giorni, direi che il più bello in assoluto sia stato quello di Sabato, poiché il primo e il terzo giorno li abbiamo trascorsi in parte sul pullman per viaggiare, mentre la seconda giornata l’abbiamo passata interamente a Roma e ce la siamo gustata momento per momento. Anche il funerale di Papa Francesco, che pensavo sarebbe stato molto triste, in realtà è stato molto diverso dagli altri funerali a cui ho assistito. Prima di tutto perché Papa Francesco ha significato molto per noi giovani e per il mondo in generale: la sua figura e il suo impegno per la pace, infatti, rimarranno nella storia e partecipare al suo funerale è stato quindi un evento che capita una sola volta nella vita. Ma oltre a questo, è stato un funerale speciale anche per come lo abbiamo vissuto: abbiamo pregato per lui in strada durante l’attesa; poi, quando il feretro è passato davanti al nostro gruppo, abbiamo applaudito e abbiamo gridato: ‘Grazie per tutto quello che hai fatto!’. È stato un momento molto significativo, perché ci siamo ritrovati uniti nella gratitudine con tanti altri giovani provenienti da tutto il mondo. Di fianco a noi c’erano, infatti, ragazzi messicani, spagnoli e francesi, oltre a tanti altri provenienti da diverse zone d’Italia. A Roma si respirava un’aria unica: è stato uno di quei momenti che restano impressi nella mente e che fanno capire quanto sia bello credere e condividere la fede con gli altri”.

Far sentire la propria voce nel mondo e riconoscere la vera speranza che ha il volto di Gesù
Messa presieduta dal cardinale Pietro Parolin

Domenica 27 Aprile, prima di fare ritorno a casa, gli oltre 400 giovani pellegrini delle Diocesi del Piceno si sono recati in piazza San Pietro per partecipare alla Celebrazione Eucaristica presieduta dal cardinale Pietro Parolin, insieme agli oltre 200mila giovani provenienti da tutta Italia e da altri 120 Paesi del mondo. Numeri che testimoniano la vitalità della Chiesa, anche in un momento delicato come questo, in cui la sede papale è vacante. In attesa dell’imminente Conclave, Parolin ha evocato più volte Papa Francesco, non solo per ricordarne gli insegnamenti, ma anche per spronare i ragazzi presenti a non fermarsi all’emozione del momento, bensì a trasformare l’eredità di Franciscus in vita vissuta.

Giacomo Albanesi, 14 anni, parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa, Stella di Monsampolo:
“La giornata che più mi è piaciuta è stata l’ultima. Mi hanno colpito molto alcune parole dette a Messa dal cardinale Parolin, il quale ha ricordato quanto Papa Francesco tenesse alla presenza di noi ragazzi e ha constatato che, nonostante la sua morte, c’erano tanti giovani che si facevano sentire. Io sono stato uno di quei giovani e ho fatto tanto rumore, perché Papa Francesco diceva così e amava chi era attivo e vivo.
È stato bello inoltre, in questi giorni, consolidare il rapporto di confidenza che avevo con alcuni educatori e conoscere meglio chi invece conoscevo poco. Anche se li abbiamo fatti un po’ stancare, sono stati tutti sempre molto disponibili, sempre a disposizione per noi. Ma la cosa più bella di tutte è stato condividere ogni momento con tante persone, con molti amici che già conoscevo e con tanti altri che ho incontrato a Roma. C’erano ragazzi provenienti non solo da altre parrocchie d’Italia, ma da tutto il mondo: Spagnoli, Portoghesi, addirittura Australiani! Tutti lì per lo stesso motivo! Che gioia!”.Silvia Silenzi, 12 anni, parrocchia San Filippo Neri, San Benedetto del Tronto:
“È stata un’esperienza fantastica e divertente. Mi sono piaciuti i momenti insieme, ho conosciuto nuove persone e ho rafforzato il legame con quelle che già conoscevo. Ci siamo aiutati nelle difficoltà e abbiamo condiviso i momenti di felicità. Un’esperienza indimenticabile anche grazie ai nostri animatori!
I ricordi che più porterò nel cuore sono il passaggio sotto la Porta Santa nella basilica di San Paolo il Venerdì sera, appena arrivati, e la Messa di Domenica, presieduta dal cardinale Parolin, che abbiamo seguito dai maxischermi in piazza San Pietro. La nostra catechista poi ci ha fatto riflettere sulle parole dell’omelia e ci ha detto che, qualsiasi cosa ci capiti nella vita, va accolta con coraggio, in un’ottica cristiana di fede e speranza, sull’esempio di Gesù”.

L’omelia del cardinale Parolin ha colpito numerosi giovani presenti. Due in particolare sono le frasi ricorrenti che gli intervistati hanno citato come le più significative per loro. La prima, in realtà, è un pensiero di Papa Francesco che il cardinale ha voluto ripetere e ricordare: “Solo con la misericordia si crea un mondo di pace”. Un’attenzione quella alla misericordia e quindi alla pace che è stata al centro del Pontificato di Francesco e che evidentemente rappresenta una grande eredità per i ragazzi. La seconda invece è l’invito che Parolin ha rivolto ai giovani a non dimenticare mai di alimentare la loro vita con la speranza, ma non quella che si costruiscono da soli e che a volte illude, bensì la vera speranza che ha il volto di Gesù Cristo: “Nulla sarà troppo grande o troppo impegnativo con Lui! Con Lui non sarete mai soli né abbandonati a voi stessi, nemmeno nei momenti più brutti! Egli viene ad incontrarvi là dove siete, per darvi il coraggio di vivere, di condividere le vostre esperienze, i vostri pensieri, i vostri doni, i vostri sogni, di vedere nel volto di chi è vicino o lontano un fratello e una sorella da amare, ai quali avete tanto da dare e tanto da ricevere, per aiutarvi ad essere generosi, fedeli e responsabili nella vita che vi attende, per farvi comprendere ciò che più vale nella vita: l’amore che tutto comprende e tutto spera”.

DIOCESI – Sono arrivati a Roma oggi, 25 aprile, gli oltre 400 adolescenti delle diocesi del Piceno per vivere il loro Giubileo.

L'Ancora 25/04/2025

I ragazzi, con i sacerdoti e gli accompagnatori, si uniscono al cordoglio e alla preghiera universale per la scomparsa di Papa Francesco.

Il programma, confermato quasi integralmente, è stato modificato in alcune sue parti.

Si svolgeranno il momento di preghiera della “Via Lucis” oggi, così come le piazze dei “Dialoghi con la città” di sabato 26 aprile.

Confermati anche i pellegrinaggi alla Porta santa e la messa, senza la canonizzazione del beato Carlo Acutis, in piazza San Pietro, il 27 aprile.

È annullata la festa musicale al Circo Massimo, prevista per il 26 aprile alle ore 17.00, mentre l’accesso alla Porta Santa di San Pietro e a quella di Santa Maria Maggiore subiscono delle restrizioni in funzione dei funerali e della tumulazione del Santo Padre Francesco.

La Pastorale giovanile della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e della diocesi di Ascoli Piceno, con referenti Don Matteo Calvaresi e Don Luca Censori hanno confermato da subito, insieme alle altre Chiese delle Marche presenti, la propria partecipazione al Giubileo degli adolescenti.

I due referenti hanno ritenuto importante esserci, per vivere insieme un forte momento di comunione e di Chiesa, vicini al Santo Padre Francesco e al Vescovo Gianpiero Palmieri che li raggiungerà durante la giornata di domani, sabato 26 Aprile.

Chiusura iscrizioni ore 19,00 del 26/01/2025

Buongiorno a tutti,
come già comunicato alle parrocchie interessate, vi informo che il termine ultimo per raccogliere le adesioni e comunicare il numero degli interessati al Giubileo degli adolescenti è prossimo alla scadenza.

Vi avviso quindi che NON verranno prese in considerazione email di iscrizioni inviate DOPO LE ORE 19:00 DI DOMENICA 26 GENNAIO. Quella sera infatti verrà fatto il calcolo complessivo degli iscritti e si procederà lunedì mattina a prenotare i pullman.

Nei prossimi mesi POTREBBERO aprirsi nuove finestre per iscrizioni tardive, ma la cosa è appannaggio del dicastero ed è soggetta alla disponibilità dei posti per l'accoglienza, quindi nulla di certo può essere garantito.
Vi invito pertanto a non sfidare la sorte.
Buona giornata a tutti, e grazie della collaborazione.

Don Luca Censori

IN MERITO AL GIUBILEO DEGLI ADOLESCENTI  - Invito a comunicare le adesioni entro il 20/01/2025

Cari fratelli, quest'oggi (12/01/2025) in teoria si sarebbero dovute chiudere le adesioni per il Giubileo degli adolescenti; com'era prevedibile, alle 18 di oggi l'unica cosa che la segreteria ha ricevuto sono le richieste di aspettare qualche giorno in più. Di buon grado accettiamo, in spirito di servizio, invitando a non tardare troppo onde non rischiare di rimanere tutti a casa.

Abbiamo anche ricevuto diversi messaggi in cui gruppi o associazioni lamentavano la mancata comunicazione dell'evento e delle modalità di iscrizione: di questo ci dogliamo, ricordando comunque che i primi a poter fare raccordo tra le parrocchie e gli uffici diocesani siete proprio voi, eventualmente delegando a persona di effettiva fiducia. Chi ha esperienza di vita diocesana può confermare la difficoltà di raggiungere tutte le parrocchie senza la collaborazione di chi quotidianamente le abita e se ne prende cura.

Tutto questo per dire che c'è ancora tempo per iscriversi, e per ricordare che la vostra collaborazione è fondamentale perché nessun ragazzo perda l'occasione di questo anno


A breve, davvero a brevissimo, arriveranno anche le proposte per il Giubilleo dei giovani.

Sac Luca Censori 12/01/2025

Ai catechisti, animatori, educatori, capi
e a tutti coloro che hanno a cuore i giovani

Cari amici, care amiche,
con questa lettera ci teniamo a far arrivare a tutti i ragazzi e le ragazze nati dal 2009
al 2012 l’invito a partecipare al Giubileo degli Adolescenti che si terrà a Roma dal
25 al 27 aprile 2025.
Come equipe di Pastorale Giovanile diocesana ci proponiamo di organizzare il
viaggio e i pullman, e ci farebbe molto piacere sapere che tutti i ragazzi della
provincia di Ascoli Piceno vogliano intraprendere questo cammino con noi.
Non è possibile prevedere con sicurezza il contributo richiesto per la partecipazione
all'evento, in quanto maggiore sarà il numero di partecipanti più si riusciranno a
contenere i costi; possiamo tuttavia supporre che sarà necessario un contributo di
circa 150 euro a partecipante.
L’evento avrà come centro l’esperienza del pellegrinaggio alla Porta Santa e la
festa assieme al papa, che culminerà nella messa finale del 27 aprile a piazza san
Pietro durante la quale avverrà la canonizzazione del beato Carlo Acutis. Attorno
agli eventi centrali, come diocesi e come regione, verranno organizzate attività di
servizio, testimonianza e condivisione a Roma, che in quei giorni vivrà una felice
invasione di adolescenti da ogni parte del mondo. Alcune informazioni preliminari,
che verranno aggiornate nelle prossime settimane, le potrete trovare nella sezione
dedicata al Giubileo sul sito del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile all’indirizzo
www.giovani.chiesacattolica.it
Vi diamo alcune indicazioni pratiche
✓ tutte le parrocchie (o altre realtà diocesane o parrocchiali) dovranno iscriversi
tramite la Pastorale Giovanile di Ascoli Piceno. Anche qualora decideste di
muovervi in autonomia (sia per il viaggio che per i giorni a Roma) vi chiediamo
comunque di contattarci per le delucidazioni del caso.
✓ ogni 10 ragazzi minorenni dovrà essere presente ALMENO 1 responsabile
maggiorenne. Non esistono deroghe possibili a questa regola, e vi chiediamo
che ciascun gruppo sia del tutto autonomo nell’individuare gli
accompagnatori, la cui quota avrà lo stesso medesimo costo di quella dei
ragazzi.
✓ La prenotazione dei posti per l’evento andrà fatta entro metà gennaio; ne
consegue che le parrocchie/gruppi dovranno indicare il numero di iscritti divisi
per generi entro e non oltre domenica 12 gennaio, scrivendo all’indirizzo e-
mail che trovate in fondo. Successivamente, raccoglieremo i nominativi esatti
dei partecipanti; ciò non toglie che se la parrocchia avrà prenotato un
numero di posti, sarà comunque tenuta a pagare la quota corrispondente,
anche laddove avesse delle defezioni o ci fossero stati problemi nella raccolta
delle iscrizioni. Vi invitiamo pertanto a gestire con attenzione tale raccolta.
Ci auguriamo una numerosa partecipazione dei ragazzi e una partecipe
collaborazione da parte vostra per questo momento di raccolta e condivisione
irripetibile a questa età, dato che ricapiterà tra 25 anni!
Speriamo di essere stati più chiari possibile; qualora non lo fossimo stati rimaniamo a
disposizione a questi contatti:
✓ all’indirizzo e-mail ascoligiovane@gmail.com (via preferibile)
✓ al numero del responsabile del servizio diocesano, don Luca Censori: 340
3895003
Un caro saluto
L’Equipe di Pastorale Giovanile
Diocesi di Ascoli Piceno

Giubileo degli adolescenti - Roma 25-27/ aprile / 2024 - Ragazzi dal 2009 al 2012  - Invito alla Partecipazione

Come ci si iscrive al Giubileo
Fase 1: promozione in parrocchia e nei gruppi
Il primo passo per favorire la partecipazione al Giubileo è promuoverlo con uno stile
e nei modi che più siano adeguati ai partecipanti. Vi invitiamo a mettere in moto la
fantasia e a coinvolgere quanti più ragazzi e ragazze possibili.
Come equipe siamo disponibili ad incontrare i gruppi di ragazzi e ragazze per la
presentazione dell’iniziativa, ma ricordate che la cosa più importante sarà riuscire
ad inserire l’evento centrale del 25-27 aprile dentro il cammino che già fate con
loro durante l’anno, in modo da non renderlo un evento-spot ma facendolo
diventare l’elemento aggregante di un percorso più ampio. Il tema di riferimento è
quello di tutto l’anno giubilare, e cioè “Pellegrini di speranza”; sulle modalità
attraverso le quali il tema può essere declinato nella vita dei ragazzi vi invitiamo a
consultare il messaggio di papa Francesco per la GMG 2024, “Quanti sperano nel
Signore camminano senza stancarsi”.
Fase 2: conteggio degli iscritti
Entro e non oltre domenica 12 gennaio ogni parrocchia dovrà avere chiaro il
numero di partecipanti che intende iscrivere, diviso per generi e con la preventiva
segnalazione della presenza di persone portatrici di handicap, a cui è in tutti i casi
garantita la partecipazione.
Una volta comunicato il numero, la diocesi acquisterà i pacchetti di iscrizione
all’evento e sarà tenuta a pagarli; di conseguenza, qualora gli iscritti di una
parrocchia calassero dovrà comunque essere versata la quota per tutti i pacchetti
prenotati. Un discorso diverso potrà essere fatto per le quote relative al viaggio, che
potrebbero essere effettivamente rimborsate.
Fase 3: raccolta delle quote
Le quote di partecipazione andranno raccolte e versate entro e non oltre
domenica 23 febbraio. La quota esatta di partecipazione per ciascun iscritto,
comprensiva di pacchetto con vitto e alloggio a Roma + viaggio A/R, verrà
comunicata subito dopo il 12 gennaio, non appena avremo chiaro il numero esatto
di pullman da prenotare. Più saremo, più il prezzo sarà accessibile. Riteniamo, come
già detto, di riuscire a fare tutto con circa 150 euro a persona.
Il pagamento delle quote dovrà essere fatto dalla parrocchia mediante bonifico in
un’unica soluzione, secondo le modalità che verranno indicate più avanti.
Come ci si iscrive al Giubileo
Fase 4: raccolta dei dati e trasferimento all’Equipe diocesana
Entro e non oltre domenica 23 marzo ciascuna parrocchia dovrà raccogliere i
nominativi esatti dei partecipanti, unitamente alle informative sulla privacy
compilate e firmate dai genitori e tutori ed alla documentazione relativa agli
accompagnatori (in un rapporto di 1 accompagnatore maggiorenne ogni 10
ragazzi, senza alcuna deroga a questa regola).
I file impostati per la raccolta dati e tutta la modulistica vi verranno inviati dalla
nostra segreteria successivamente alla comunicazione del numero di iscritti.
Alcune domande possibili:
Sarà possibile iscriversi dopo le date indicate?
No, e vi chiediamo di non chiederci eccezioni.
Gli accompagnatori pagano?
L’accompagnatore paga la stessa quota pagata dai ragazzi; ciò non impedisce a
ciascuna parrocchia di organizzarsi per sostenere la partecipazione di coloro che
svolgeranno questo servizio, così come sarebbe indicato organizzare iniziative di
autofinanziamento per aiutare la partecipazione di tutti i ragazzi.
Sono parte di un gruppo parrocchiale; ci iscriviamo in autonomia?
No, come equipe raccoglieremo le iscrizioni divise per parrocchie. Se in una
parrocchia ci sono più gruppi/associazioni/movimenti, vi chiediamo di nominare
una sola persona che raccolga le iscrizioni per l’intera parrocchia.
Io non voglio venire con voi, posso andare al Giubileo per conto mio?
Nella libertà dei figli di Dio tutto è concesso, quindi se qualcuno ha intenzione di
iscriversi può farlo accedendo al sito nazionale della Pastorale Giovanile. Resta il
fatto che poi l’intera organizzazione sarà a carico del gruppo e che la diocesi non
avrà voce in capitolo per qualsiasi problema.
Vi invitiamo inoltre a considerare l’opportunità di vivere l’esperienza del
pellegrinaggio giubilare insieme alle altre comunità della diocesi: sarà
un’occasione di fraternità che difficilmente vivremo di nuovo.
Come ci si iscrive al Giubileo
Il mio gruppo non vuole fare tutto il pellegrinaggio, possiamo venire solo un giorno?
L’invito è quello di vivere tutto il pellegrinaggio, che è un’esperienza completa dove
nessun elemento è preponderante rispetto agli altri. La scelta di porre l’evento in un
fine settimana di festa vuole peraltro favorire la partecipazione di molti.
Siamo tuttavia disposti a considerare l’opzione di organizzare anche un
pellegrinaggio su un solo giorno, partendo nella notte tra sabato e domenica e
andando direttamente a San Pietro per partecipare solo alla messa finale, ma è
una possibilità che vorremmo considerare solo in caso di reale necessità. Sarà
comunque necessario che ci sia un congruo numero di persone interessate a
questa opzione, e che qualcuno si incarichi di organizzare questo viaggio.
Specifichiamo che i pacchetti previsti dall’organizzazione prevedono o la
partecipazione all’intero evento (25-27 aprile) o la partecipazione alla messa finale;
se ci si organizzasse per arrivare il sabato pernottando, sarebbe comunque
necessario pagare il pacchetto dei tre giorni.