11 agosto 2025 ore 18.41
Vita parrocchiale
FOTO Monsampolo del Tronto, festa del Patrono San Mauro e 10 anni di Kairos - 10 Agosto 2025
Don Bernardo Domizi
11 agosto 2025
ore 18.41

FOTO Monsampolo del Tronto, festa del Patrono San Maurom e 10 anni di Kairos - 10 Agosto 2025

FOTO Monsampolo del Tronto, festa del Patrono e 10 anni di Kairos. Don Andrea Tanchi: “Il discepolo buono è sempre pronto per gli altri e con gli altri”

 - Dal giornale L'Ancora

  • 11 Agosto 2025
  • MONSAMPOLO DEL TRONTO – È stato un pomeriggio di grande festa quello di ieri, 10 Agosto 2025, per la comunità di Monsampolo del Tronto, che, come da tradizione, alle ore 18:00 ha onorato San Mauro, patrono della città, con la consueta processione per le vie di Stella e alle ore 19:00 ha celebrato una Messa di ringraziamento, presso l’abbazia dei Santi Benedetto e Mauro, per i dieci anni dell’associazione Kairos.

L’animazione liturgica della Messa, che è stata presieduta dal parroco don Andrea Tanchi e concelebrata dal parroco emerito mons. Bernardo Domizi, è stata affidata ai volontari dell’associazione Kairos e al coro parrocchiale.

Hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica numerosi fedeli, tanto che gli spazi dell’antica abbazia benedettina non sono stati in grado di contenerli tutti. Tra di loro anche il primo cittadino di Monsampolo del Tronto Massimo Narcisi e il direttore della Caritas della Diocesi di Ascoli Piceno, Giorgio Rocchi.

Queste le parole di don Tanchi durante l’omelia: “Il piccolo gregge dei buoni discepoli è quello che non misura il tempo. È sempre lì, pronto, per quando arriverà il Signore. Ed è pronto a lasciare tutto per il Signore. Quindi per amore e non per il potere.  Questo è fondamentale! Il confine tra il servizio e il potere, infatti, è molto sottile. Il discepolo buono è sempre pronto per gli altri, non per se stesso. Pronto per gli altri e con gli altri. Insieme, non in competizione. Se c’è infatti un’unità di misura della fede, certamente non è tanto il piangere, come magari avveniva un tempo ai funerali, bensì il saper  gioire delle gioie altrui, senza invidie, senza essere trascinato dalla brama di voler fare meglio degli altri. Il buon discepolo è a servizio sempre, anche non quando non gliene va, anche quando non ha voglia. E quando il servizio è così, gratuito e scevro da ogni secondo fine, ti fa anche crescere molto, ti rende una persona migliore. Tutto quello che dai gratuitamente, infatti, ti rende un’opera d’arte fantastica, un vero capolavoro!”.

Parlando di servizio e vista la speciale ricorrenza, don Andrea ha poi aggiunto: “L’associazione Kairos non è un distributore di pacchi, ma uno strumento per sapersi donare agli altri, per stare bene insieme, facendoci davvero comunità. Questo allora ci insegnano il nostro Patrono San Mauro e l’Eucaristia che stiamo vivendo: che non possiamo vivere l’Eucaristia solo tra queste quattro mura, bensì  che siamo chiamati a viverla fuori, per gli altri, per il bene comune. Per arrivare a questo obiettivo va bene anche discutere qualche volta, ma non per distruggere, bensì per crescere costruire e diventare una comunità che sa accogliere tutti”.

Dopo i riti di Comunione e prima della benedizione finale, la presidente dell’associazione Kairos, Simonetta Sgariglia, ha preso la parola per ringraziare alcune persone che in questi dieci anni si sono fatte dono per la comunità, permettendo alla ODV da lei presieduta di diventare un punto di riferimento: “Carissimi, è con grande emozione che ci ritroviamo oggi per celebrare 10 anni di impegno e dedizione alla carità. In questo decennio, abbiamo lavorato insieme per sostenere coloro che sono in difficoltà, e chiediamo al Signore di benedire il nostro cammino e di ispirarci a dare sempre il meglio di noi stessi.
Vorrei esprimere la mia più sincera gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto. Al nostro vescovo Gianpiero (n.d.r. Palmieri), che ci sostiene e crede in noi. A don Bernardo (n.d.r. Domizi) e don Daniele (De Angelis), che hanno supportato e incoraggiato la nostra iniziativa sin dall’inizio, e che hanno scelto il nome che ci identifica con grande cura e attenzione. A madre Sophia (n.d.r. Gitahi) che ci accompagna con la preghiera, con l’ascolto e con la formazione. A don Andrea (n.d.r. Tanchi) che ci mette a disposizione gli spazi dell’oratorio, come punto di incontro di diverse culture e religioni.
Un ringraziamento speciale va a tutti i volontari che hanno donato il loro tempo e la loro energia per aiutare gli altri. A quelli che continuano a lavorare con noi con passione e dedizione e a quelli che, per varie ragioni, hanno dovuto sospendere la loro attività, ma che rimangono sempre nel nostro cuore e nella nostra memoria. Un grande abbraccio e un grazie speciale va ai nostri tirocinanti e borse lavoro, che supportano la mission di kairos”.

Vorrei ringraziare la nostra comunità – ha proseguito Sgariglia -, che ci ha sempre sostenuto con generosità e preghiere,  e il nostro Sindaco, che, nonostante a volte abbia avuto punti di vista diversi dai nostri, ha sempre dimostrato una grande disponibilità a collaborare con noi per il bene comune e per il miglioramento della nostra società.
Un grazie particolare va alle Caritas di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto, che ci permettono di dare un contributo ancora più significativo alla nostra comunità e di essere presenti dove ce n’è più bisogno. Ringrazio don Alessio Cavezzi ,Giorgio Rocchi, don Gianni Croci, direttori delle Caritas, tutti gli operatori Caritas e tutte le associazioni che lavorano con noi in rete, condividendo risorse e competenze per essere presenti sul territorio e sostenere chi ne ha bisogno con professionalità e cura. Ringrazio le assistenti sociali e i responsabili degli ambiti 21, 22 e 23 che hanno sempre lavorato con noi per trovare soluzioni concrete alle esigenze delle famiglie e aiutarle a superare le difficoltà.
Un grazie particolare va agli operatori del CSVMarche, nelle figure di Emanuela Acquaviva e Maurizio Spinelli, per il loro costante lavoro negli adempimenti amministrativi del terzo settore.
Vorrei ringraziare, infine, tutti coloro che, anche con piccoli gesti, contribuiscono giornalmente al nostro lavoro e alla nostra missione: gli anziani che ogni mese ci donano parte della loro pensione, una goccia nell’oceano che però fa la differenza e che ci ricorda l’importanza della solidarietà e della condivisione. Grazie a tutti voi e grazie alle nostre famiglie, che ci supportano e sopportano quando chiediamo del tempo oltre il tempo”.

Ha infine concluso la presidente Sgariglia: “Un grazie speciale al nostro Signore , che ci ha donato la Forza, la Fede e la Speranza di portare avanti il Suo progetto di Carità. Kairos, che Gesù sia sempre con noi a guidarci e a ispirarci!

Al termine della celebrazione il sindaco Massimo Narcisi ha portato il saluto a nome dell’Amministrazione Comunale all’assemblea presente: “Oggi sono due le ragioni belle che ci conducono qui a festeggiare insieme: prima di tutto la festa del nostro Santo Patrono Mauro, caro a tutti i Monsampolesi, e poi questa felice ricorrenza del decimo anniversario dell’associazione Kairos, nata nei cuori di alcuni cittadini che si sono messi insieme per dare un contributo alla comunità, per dare una mano a chi è nel bisogno e nella difficoltà. Grazie a questo gruppo di donne e di uomini che da dieci anni incessantemente lavorano sul territorio. Come diceva prima Simonetta, a volte c’è qualche divergenza sulla strada da percorrere per raggiungere la meta, ma l’obiettivo è sempre comune, sempre condiviso. E credo che, anche nella diversità, ci sia sempre la ricchezza di confrontarsi per arrivare a trovare soluzioni concrete che possano aiutare il sempre maggior numero di persone bisognose di qualcuno che cammini accanto a loro. Grazie, Kairos! Sei una bella realtà che è cresciuta tanto e che è diventata un punto di riferimento nella vallata del Tronto. Grazie a tutti i volontari, a quelli che c’erano, a quelli che ci sono e anche a quelli che ci saranno. Continuate così: con il vostro impegno e con la vostra passione! Grazie per quello che avete fatto e per quello che farete! Buon cammino!”.

Tra i tanti fedeli che hanno affollato la piccola abbazia dei Santi Benedetto e Mauro, la giovane Valentina Schiavi, che ha 17 anni,  racconta: “Ho partecipato a questa Celebrazione Eucaristica perché la festa di San Mauro è un’occasione per ricordare e rivivere una bella tradizione della mia infanzia: la processione, la Messa e la festa.  Ma per me è soprattutto un’occasione per rivedere la comunità tutta riunita insieme. Oggi, in particolare, sono stata felice di aver partecipato perché, attraverso le parole del parroco, della presidente dell’associazione Kairos e del sindaco, mi sono resa conto che ci sono tante persone che mettono a disposizione il loro tempo, il loro impegno e le loro capacità per aiutare gli altri. Questo mi fa sentire bene, perché significa che vivo in una comunità che si dà da fare, che è viva e molto solidale. Questo pensiero mi scalda il cuore, mi fa sentire al sicuro e mi rende anche orgogliosa della comunità in cui vivo“.