31 luglio 2025 ore 15.51
Vita parrocchiale
Giubileo, Giovani del Piceno giorno 3, il racconto di: Chiara, Vittoria, Mattia, Mafalda, Cosmin, M
Don Bernardo Domizi
31 luglio 2025
ore 15.51

VIDEO e FOTO Giubileo, Giovani del Piceno giorno 3, il racconto di: Chiara, Chiara, Vittoria, Mattia, Mafalda, Cosmin, Matteo e Giacomo

https://youtu.be/OXbp0OJA3Y8

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Giornale L'Ancora del 31/07/2025

Per non lasciarci intrappolare dalle illusioni

I ragazzi che hanno scelto di vivere l’intera settimana giubilare a Roma, ieri sono stati raggiunti dal vescovo Gianpiero Palmieri, il quale ha trascorso con loro quasi l’intera giornata.
Racconta l’inviato Leonardo Curzi: “Il momento più rilevante della mattinata, che ci ha colpito e fatto riflettere, lo abbiamo vissuto durante la catechesi fatta dal vescovo Gianpiero, il quale ci ha parlato di illusioni, commentando il celebre passo del Vangelo conosciuto come la parabola del giovane ricco. Partendo dall’etimologia della parola illudere, in-ludo, abbiamo capito che l’illusione è come un gioco che ci intrappola e che a volte rischia di farci cadere dentro un vortice, una specie di circolo vizioso che ci tiene bloccati. Il vescovo Gianpiero ci ha fatto anche alcuni esempi, come l’illusione di essere il genitore perfetto che non sbaglia mai con i propri figli o l’illusione della coppia perfetta che non ha problemi personali o che li risolve tutti. È stato bello anche il momento di riflessione finale, durante il quale ci siamo fatti molte domande. Tra queste, una riguardava anche il giudizio. Ci siamo chiesti: quanto conta per noi il giudizio degli altri, quanto ci tocca, quanto ci modella, quanto ci fa mettere maschere? Abbiamo concluso la mattinata con una Santa Messa concelebrata da diversi prelati, tra i quali anche il nostro vescovo Gianpiero”.

Per vivere concretamente la speranza e costruire la pace

Nel pomeriggio due sono stati i momenti significativi vissuti dai giovani pellegrini delle Diocesi del Piceno: la visita alla tomba di papa Francesco e l’incontro con una delegazione ucraina e con il presidente Giuseppe Notarstefano durante i talk organizzati dall’Azione Cattolica nazionale.

“Dopo aver pranzato, siamo partiti alla volta di Roma per due tappe fondamentali. Prima abbiamo visitato abbiamo visitato la basilica Santa Maria Maggiore, cuore spirituale della cristianità e della devozione mariana, dove abbiamo ammirato la più importante icona mariana, la Salus Populi Romani, che la tradizione attribuisce a San Luca, Evangelista e patrono dei pittori, e dove abbiamo visitato alcune tombe papali, come quella del nostro amato papa Francesco e quella del grottammarese Sisto V.
Poi ci siamo incamminati verso la chiesa Santa Maria Nuova in Vallicella per partecipare alle attività proposte dall’Azione Cattolica Italiana.
Prima di tutto abbiamo visitato due mostre: la prima dedicata al Beato piemontese che presto sarà proclamato Santo, dal titolo ‘Pier Giorgio Frassati, giovane appassionato, credente contagioso e alpinista della fede’; la seconda, invece, dedicata alla guerra in Ucraina, con una toccante memoria degli studenti ucraini che hanno perso la vita nel conflitto in corso, dal titolo ‘Perché la speranza passa anche dalla verità del dolore’.
Poi, nella piazza antistante la chiesa, abbiamo partecipato a due interessantissimi talk: prima ‘Raccontare la pace: disarmata, disarmante, umile e perseverante’, in cui abbiamo cercato di capire quale linguaggio possa avere oggi la pace; poi ‘High hopes: giovani costruttori di speranza’, durante la quale si è sottolineato come i sogni non siano illusioni, ma scelte che si mettono in moto, riprendendo il tema da cui eravamo partiti la mattina e scoprendo che molti, come noi, già lo stanno già facendo!
In serata, dopo cena, abbiamo anche partecipato alla veglia di preghiera organizzata dall’AC. Devo dire che siamo rientrati nel nostro alloggio tardi e anche molto stanchi, ma col cuore pieno”.

Per avere uno sguardo nuovo sull’altro e sul mondo

Sebbene distanti, in cammino in un’altra regione, anche i ragazzi che stanno compiendo il pellegrinaggio lungo la Via Laureatana, hanno approfondito lo stesso tema dei ragazzi già giunti a Roma, legati da un filo rosso che li unisce che sa di speranza, autenticità e azione.
“Ieri abbiamo lasciato Macerata di primo mattino – raccontano Michela Lappa e Chiara Antonielli – e ci siamo messi in cammino in direzione di Fiastra. Abbiamo fatto una breve sosta a Sforzacosta, dove i parrocchiani ci hanno offerto un’ottima colazione. Giunti a destinazione, abbiamo visitato l’abbazia di Fiastra, che sorge nella bassa Valle dell’omonimo fiume da cui prende il nome, nel territorio del Comune di Tolentino. Nell’edificio di architettura cistercense, che rappresenta il più importante edificio monastico delle Marche, abbiamo celebrato la Messa presieduta da mons. Nazzareno Marconi, vescovo della Diocesi di Macerata. Carichi di entusiasmo, ci siamo rimessi in cammino verso Urbisaglia, dove ad attenderci c’erano tanti parrocchiani che ci hanno offerto una cena deliziosa preparata da loro”.
Conclude poi Cosmin Diaconescu: “Per l’intera giornata il tema predominante è stato quello dello sguardo. Siamo stati invitati, infatti, ad avere nella nostra vita uno sguardo vero, autentico, profondo. Siamo stati invitati a guardare alla vita con occhi diversi, nuovi, e a guardarci bene dentro per capire davvero chi siamo e cosa vogliamo“.