10 marzo 2024 ore 17.41
Vita Parrocchiale
I Vescovi delle Marche incontrano il Papa Francesco - Roma dall'11 al 15 Marzo 2024 - FOTO
Don Bernardo Domizi
10 marzo 2024
ore 17.41

I vescovi delle Marche incontrano papa Francesco - FOTO

Prima giornata

Oggi è iniziata la visita ad Limina... Papa Francesco, che abbiamo incontrato per due ore questa mattina, invia i suoi saluti a tutti voi.

Un abbraccio  Vescovo Giampiero

Prima Giornata

Questa mattina 11 marzo il Santo Padre Francesco ha incontrato dalle ore 9.00 alle 11.00 i Vescovi delle Marche. Gli undici Arcivescovi e Vescovi, che guidano le 13 diocesi marchigiane sono stati accolti molto cordialmente dal Papa. Il dialogo si è svolto senza discorsi introduttivi, ogni presule ha brevemente presentato al Papa la sua Diocesi, soffermandosi sulle difficoltà ed i punti di forza delle nostre Chiese ed indicando degli interrogativi che sorgono spontanei da un tale realtà. Papa Francesco ha risposto alle domande, incoraggiando il cammino comune delle Chiese Marchigiane, solidarizzando con i nostri problemi, in particolare la complessa ricostruzione materiale e soprattutto sociale dopo terremoto, pandemia ed alluvione.
Ha confermato i vescovi nella coscienza del compito complesso di traghettare la Chiesa marchigiana, da un passato di tradizione e fede vissuto soprattutto nelle piccole parrocchie, ad un futuro molto diverso in cui appaiono molte nuove sfide. Tra le principali: la trasmissione della fede alle nuove generazioni, la formazione e crescita delle famiglie cristiane, le fatiche e le sfide del mondo del lavoro e delle nuove e vecchie povertà. Non è mancata anche una riflessione sui temi della accoglienza delle situazioni di fragilità morali e familiari.
Il Santo Padre ha invitato i presuli a trasmettere la Sua Benedizione a tutti i fedeli marchigiani, con particolare attenzione ai sacerdoti e diaconi.

La Conferenza Episcopale Marchigiana

Seconda giornata

Questa seconda intensa giornata di Visita ad Limina si è aperta con la messa nelle grotte vaticane, accanto alla tomba di San Pietro. È stato un momento molto intenso di preghiera per le nostre chiese marchigiane. Confessare insieme la fede recitando il credo in questo luogo così evocativo ci ha dato anche la forza di una giornata davvero piena di incontri.
Il primo è stato con il Dicastero dei Vescovi, confrontandoci sul cambio di prassi e di mentalità oggi necessarie in pastorale, potenziando la capacità di visione del futuro e di superamento dei particolarismi. Questo rinnovamento deve valorizzare, ci è stato detto, una bella caratteristica marchigiana: “in un tempo di ‘intelligenza artificiale’, le Marche hanno invece da sempre una grande ‘intelligenza artigianale’, cioè la comprensione delle cose che nasce facendole. Anche il rinnovamento della pastorale dovrà valorizzare l’intelligenza artigianale, che nasce dalla vita, perché la vita vale più dell’idea”.
Siamo poi passati al Dicastero della Dottrina della Fede. Ed abbiamo riflettuto assieme sul tema della catechesi, sulla fatica di passare la fede alle nuove generazioni, sulla necessità di un costante e rinnovato primo annuncio, che sappia parlare all’uomo di oggi. Senza un primo annuncio che fa vivere l’esperienza di incontro vero e personale con Cristo, la fede non fa quel salto di qualità indispensabile tra il sapere delle cose su Dio ed il vivere toccati e cambiati dalla comunione con Lui.
Non dobbiamo vivere “la religione degli sconfitti che cerca ovunque nemici da cui difendersi, ma la religione dei gioiosi testimoni di un incontro”.
La mattinata si è chiusa con l’incontro con il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Abbiamo ribadito come una vera e bella celebrazione determini molto la fede delle nostre comunità, perché la liturgia è potente e se vissuta forma o deforma l’uomo e le comunità.
Nel pomeriggio abbiamo incontrato il Dicastero per la Vita consacrata, condividendo la visione dei vescovi sulla importanza della vita consacrata e di come essere più vicini ed attenti soprattutto alle comunità monastiche e di vita attiva che affrontano momenti di prova e di mancanza di vocazioni.
Infine abbiamo incontrato la seconda sezione del Dicastero per la Nuova evangelizzazione, tornando a riflettere sulle iniziative che possono sostenere e potenziare la trasmissione della fede fra le generazioni. Ci siamo scambiati molte interessanti valutazioni in riferimento ad un mondo caratterizzato dalla globalizzazione digitale e dalla nuova cultura tipica dei giovani di oggi, i nativi digitali. Soprattutto verso di loro si rivolgerà il messaggio di speranza che sarà al centro del prossimo Giubileo del 2025.

+Nazzareno Marconi

Terza gionata

La terza giornata della Visita ad Limina degli Arcivescovi e Vescovi delle Marche è iniziata di buon ora. Alle 6.15, i Vescovi attraversando il centro città con macchina e pullmino si sono recati alla Basilica di Santa Maria Maggiore per la celebrazione della S. Messa, presieduta da Mons. Franco Manenti, vescovo di Senigallia.
Al termine della celebrazione, davanti all’immagine della Madonna “Salus Populi Romani”, che la tradizione attribuisce a San Luca evangelista, hanno recitato la preghiera di affidamento alla Vergine Santa cantando: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio”. Alcuni vescovi, sfidando il traffico cittadino, sono arrivati in tempo per poter partecipare all’udienza del Papa del mercoledì, in Piazza San Pietro. Le migliaia di fedeli hanno accolto con un caloroso applauso Papa Francesco appena è stato visto arrivare sulla papamobile.
Dopo il saluto iniziale e l’ascolto della Parola di Dio, il Santo Padre, ancora raffreddato, si è scusato di non poter leggere la catechesi, affidando la lettura a Padre Pierluigi Giroli della Segreteria di Stato. Il Papa ha invitato a rivolgere lo sguardo a ciò che si contrappone all’esperienza del male. Anche se il cuore dell’uomo può assecondare cattive passioni e dare ascolto alle tentazioni, può anche opporsi a tutto ciò in quanto l’essere umano è fatto per il bene. Virtuosi sono i santi, coloro che diventano pienamente se stessi. La virtù è la disposizione abituale a fare il bene. La saggezza consente all’uomo di imparare dagli errori per indirizzare bene la vita.
Al termine dell’udienza, il Santo Padre ha salutato i pellegrini e ha chiesto ancora una volta preghiere per quanti soffrono le terribili conseguenze dei conflitti. Ha raccontato di aver ricevuto un Rosario e un Vangelo di un soldato morto al fronte. “Vincere questa pazzia della guerra che è sempre una sconfitta” è stato ancora una volta il grido di speranza del Papa. Dopo la recita del Padre nostro, ha impartito la benedizione apostolica.
I primi a salutarlo sono stati i Cardinali e i Vescovi. Mons. Angelo Spina ha ringraziato il Santo Padre per l’incontro di due ore avuto con i Vescovi delle Marche, in occasione della Visita ad Limina, lunedì 11, e ha rivolto al Papa gli auguri per gli undici anni dalla sua elezione a Pontefice, avvenuta il 13 marzo 2013. Dietro Mons. Spina c’era Mons. Nazzareno Marconi, presidente della CEM, vedendolo ha esclamato a mons. Spina: “Ecco il Presidente furbo”, e così, con il sorriso e cordialità ha salutato Mons. Marconi e Mons. Sandro Salvucci, arcivescovo di Pesaro e Urbino.
L’incontro con il Santo Padre e le sue parole hanno fatto da sfondo a tutta la giornata vissuta in fraternità episcopale a Roma.

 + Angelo Spina

Quarta giornata

Giovedì 14 marzo i Presuli hanno celebrato la Santa Messa presso la Basilica di San Giovanni in Laterano successivamente hanno visitato: il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, il Dicastero per il Clero, il Dicastero per la Cultura e l’Educazione, infine la Segreteria Generale del Sinodo.

Quinta giornata- Conclusione

Venerdì 15 marzo hanno visitato: il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e per ultimo la Segreteria di Stato.

La Conferenza Episcopale Marchigiana

I vescovi delle Marche incontrano papa Francesco

Dall’11 al 15 marzo 2024 gli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi delle Marche svolgeranno la Visita “ad Limina Apostolorum”, cioè “sulle soglie delle tombe degli Apostoli” per dialogare direttamente con il Pontefice e con i Dicasteri della Chiesa. Il Santo Padre ha iniziato ad incontrare le Regioni Ecclesiastiche della Conferenza Episcopale Italiana a gennaio di quest’anno. Sono passati circa 10 anni dall’ultima Visita compiuta dai Vescovi Italiani.

La Visita è un tempo di riflessione e di preghiera per tutta la Chiesa marchigiana per favorire l’unità, la carità, la solidarietà nella fede e nell’apostolato. Essa rappresenta anche il rafforzamento della responsabilità dei successori degli Apostoli e della comunione gerarchica con il Successore di Pietro. Per questo motivo ogni Vescovo ha preparato la Visita con la redazione di una ampia relazione sulla situazione, le problematiche le prospettive della propria Diocesi.

La mattina di lunedì 11 marzo i Presuli marchigiani incontreranno papa Francesco, sarà l’occasione per rinsaldare l’unità nella stessa fede, speranza e carità e far conoscere ed apprezzare l’immenso patrimonio di valori spirituali, morali e umani della Chiesa marchigiana.

Nei giorni successivi i Vescovi visiteranno alcuni Dicasteri e Organi della Curia Romana, per la prima volta, i Presuli faranno visita anche alla Segreteria Generale del Sinodo. Per ogni incontro è stato designato un Vescovo che presenterà la situazione generale della Regione Marchigiana al competente Dicastero. Si rifletterà così sulla catechesi, sul lavoro pastorale di clero e laici, sulla carità, sulle situazioni complesse generate dal terremoto del 2016, dall’alluvione del 2022 e dalla pandemia. Sui problemi del lavoro, della scuola, dei giovani, della vita quotidiana delle nostre famiglie. Particolare rilievo avranno anche le Solenni Concelebrazioni alle tombe dei SS. Pietro e Paolo, pastori e colonne della Chiesa Romana, dove i presenti rinnoveranno la loro professione di fede. Inoltre celebreranno l’Eucaristia nelle altre due Basiliche Papali: San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.

La Conferenza Episcopale Marchigiana