28 gennaio 2023 ore 10.13
Vita di AC
Incontro Adulti di AC Stella 27/01/2023 - LUCI ED OMBRE
Don Bernardo Domizi
28 gennaio 2023
ore 10.13
 

https://youtu.be/qdd8d3LxxIEhttp://​ ​ (Clicca per aprire video)

INCONTRO ADULTI DI AC – LUCI ED OMBRE

 PRIMA PARTE – in ascolto

 

Dal Vangelo di Matteo (13, 24-30)

Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: “Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato buona seme nel suo campo. Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò delle zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. Quando l'erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. I servitori del padrone di casa vennero a dirgli: 'Signore, non hai tu seminato buona semenza nel tuo campo? Come mai, dunque, c'è della zizzania?'. Egli disse loro: 'Un nemico ha fatto questo'. E i servitori gli dissero: 'Vuoi tu che le andiamo a cogliere?'. Ma egli rispose: 'No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano. Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura e, al tempo della mietitura, io dirò ai mietitori: cogliete prima le zizzanie e legatele in fasci per bruciarle, ma il grano raccoglietelo nel mio granaio'”.

 

-IMMAGINI DI CHIAROSCURO (tecnica pittorica) E FOTO DI LUCI ED OMBRE

significato di Chiaroscuro (Enciclopedia Treccani) – 1. Procedimento pittorico, che tende, indipendentemente dal colore, attraverso variazioni di chiari e di scuri, a riprodurre l’effetto risultante nella realtà dalla diversa posizione delle varie parti di un corpo rispetto alla sorgente luminosa che lo investe, descrivendo le particolarità della sua forma e accentuandone il rilievo. 2. Col plur. Chiaroscuri si indicano anche: a) le pitture monocrome che riproducono mediante varî toni grigi le luci e le ombre; b) le xilografie impresse a più tinte mediante sovrapposizione successiva di parecchi legni, corrispondenti ai varî toni o ai varî colori. 3. Per estens., nella composizione di opere poetiche o musicali, oppure nella recitazione ed esecuzione di tali opere, risalto che si dà alle varie immagini, suoni, modulazioni, mediante un opportuno contrasto di toni, rafforzando e raddolcendo suoni e sim.: uno stile, un’esecuzione ricchi di chiaroscuri. 4. Contrasto in genere di luci e di ombre: si cominciavano a vedere fra il ch. della sera le prime case di Fratta (I. Nievo); fig., non com., alternanza di piaceri e dolori: i ch. della vita.

 

SECONDA PARTE – rifletto su di me e condivido

Quante volte ho il desiderio di estirpare ciò che non è buono, che mi impedisce di “fare il meglio”. E’ un desiderio che la parabola chiede di custodire per poterlo attuare al momento opportuno.

Lasciar maturare le cose è importante. Sono spesso in preda alla fretta di risolvere la situazione, di voler togliere quanto è dannoso, ma se non è ancora chiaramente definito, rischio di peggiorare la situazione. E’ un’attività faticosa vigilare per poi agire quando la situazione è matura.

“Per convivere con noi stessi, dobbiamo essere dotati di una buona dose di accettazione della realtà: siamo fatti di luci e ombre, proprio per questo ci saranno parti di noi stessi che non vorremo accettare. Accettare le nostre ombre può implicare dolore, ma anche evoluzione, cambiamento e accettazione di sé. Le ombre permettono di conoscere sé stessi. Non ci sono solo luci, né esse illuminano sempre la nostra vita. Le luci a volte ci abbagliano e le ombre possono darci le risposte. Se ci fosse solo luce rischieremmo di bruciare. Spesso, facciamo brillare le luci della nostra personalità soprattutto sui social network attraverso le apparenze. Viviamo una seconda vita nella quale non solo nascondiamo le ombre, ma fingiamo che non esistano. Quello che a prima vista può sembrare un vantaggio, un sistema di difesa contro le miserie della nostra vita, diventa in realtà l’epicentro dell’espressione del narcisismo moderno. Carl Jung ha definito le nostre ombre come l’insieme di frustrazioni, di esperienze imbarazzanti e dolorose, di paure o insicurezze che soggiornano nell’inconscio. L’ombra contiene in sé tutta la negatività della personalità che non sempre l’Io è in grado di ammettere, e che può quindi ostacolare la manifestazione del nostro vero modo di essere e di sentire. Il male, l’egoismo, l’invidia, la codardia, la gelosia, l’avidità e molte delle nostre emozioni negative e delle nostre paure costituiscono le nostre ombre. Molte volte le scopriamo quando ci portano ad avere un conflitto con gli altri. In altre occasioni si esprimono tramite sensi di colpa o inspiegabili depressioni, riflettendo un’immagine nella quale non ci riconosciamo. Siamo anche in grado di proiettare queste ombre sugli altri in modo da non ammettere che questi sentimenti, giudizi o idee appartengono a noi.” La nostra vera luce ci aiuta a scoprire le ombre, a renderle presenti e a non fuggire da esse.

Mi chiedo dunque:

- so riconoscere le mie zone d’ombra?

- so andare incontro alle zone d’ombra dell’altro?

 

TERZA PARTE – riflettiamo sulla comunità e condividiamo

Ciò che è accaduto nella parabola avviene ordinariamente ad ogni seminatore, fa parte del rischio del suo lavoro. Il tema decisivo è la questione del come procedere con la zizzania. Il padrone allarga l’orizzonte fino alla fine del tempo: ordina di lasciare che essa cresca. La risposta del padrone indica che l’interesse fondamentale non è strappare l’erba infestante, ma scegliere il metodo migliore per avere cura del grano buono. La vera questione non è come sradicare il male, ma come coltivare nel miglior modo possibile il bene.

Si diventa costruttori di comunità avendo cura del grano, se la premura di cogliere il bene, in sé stessi come in chi ci circonda, di custodirlo e farlo crescere a dispetto di tutto, è più forte della volontà, pur comprensibile, di bonificare il terreno.

La comunità non sarà mai un insieme di puri e giusti, ma sempre di peccatori perdonati che, proprio per questo, rifiutano la tentazione della rigidità e, insieme, sanno che la loro decisione nel tempo di coltivare il bene non è irrilevante.

La conclusione, infatti, sta nell’essere raccolti nella casa del Signore e nel riconoscere l’inconsistenza della zizzania.

Ci chiediamo dunque:

- quale esperienza abbiamo della mescolanza di grano e zizzania nella comunità ecclesiale?

- in che modo, come comunità, scegliamo di prenderci cura del grano buono?

 

PREGHIERA CONCLUSIVA - Ogni giorno la sua piccola spiga

 

Signore Gesù, tu solo hai le chiavi del cuore,

solo tu mi puoi aiutare a leggerlo,

a decifrarlo e ad amarlo così com’è.

Aiutami a scendere nel Santo dei Santi

che è il cuore degli uomini

e a vedere che bene e male,

grano e zizzania, crescono insieme.

Liberami dall’illusione che io

o il fratello che mi vive accanto

sia tutto bene o tutto male.

Donami occhi che non si scandalizzano

che siamo terra e cielo, spirito e carne.

Donami inoltre la pazienza delle lunghe attese,

salvami dalla tentazione di decidere io

cosa va strappato dal cuore e cosa custodito.

Infine donami, Signore, occhi sempre giovani e allenati

Che imparano sempre più a distinguere

il grano dalla zizzania.

E orecchie sempre attente per cogliere,

tra le tante voci che mi affollano,

la tua, che con paterna tenerezza

mi aiuta a cogliere, giorno dopo giorno,

la

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