10 luglio 2008 ore 18.03
STRADE DI SALVEZZA - LITURGIA PENITENZIALE CAMPO ACR 2008
10 luglio 2008
ore 18.03

Azione Cattolica dei Ragazzi diocesi di Ascoli Piceno
STRADE DI SALVEZZA
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Liturgia penitenziale per il camposcuola ACR 2008

Canto inziale

C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
T. Amen
C. Il Dio che ci ha chiamati alla vita sia con tutti voi.
T. E con il tuo spirito
C. La giornata di oggi ci è servita a riflettere su tutte quelle volte in cui ci capita di dover affrontare delle difficoltà. A volte ci lasciamo prendere dallo sconforto e non riusciamo più a risollevarci dopo una brutta caduta. Anche con il nostro peccato a volte ci capita di comportarci in questo modo; non vogliamo rialzarci! Ci chiudiamo nel male subito e ripaghiamo gli altri della stessa moneta. Il Signore invece ci invita a seguire Lui, che è amore misericordioso, riprendendo con gioia ed entusiasmo il nostro cammino. Questo il nostro proposito (insieme):
T. Scenderò in strada e partirò. Camminerò.
Uscirò dal chiuso mondo di me stesso,
delle mie paure,
delle mie sconfitte,
del mio dolore.
Camminerò anche io.
Anche se sono scoraggiato,
anche se spesso tornerò a sbagliare strada,
anche se per ora non vedo la mèta.
Mi metterò sui suoi passi,
sui passi di Gesù.
Lui è la strada.
Lui la verità.
Lui la vita vera.
C. Signore Gesù tu che sai quanto spesso le difficoltà quotidiane ci spingono a chiuderci in noi stessi, illumina il mio cuore con la tua Parola perché forte di questa luce possa scendere in strada a cantare il tuo Amore.
T. Amen

In ascolto della PAROLA – primo momento

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv. 14, 1-6)
Non si turbi il vostro cuore. Credete in Dio, e credete anche in me. Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei forse detto che vado a prepararvi un posto? E quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi. E dove io vado voi conoscete la via.
Gli dice Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai, come possiamo conoscerne la via?”.
Gli dice Gesù: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno va al Padre se non attraverso di me. Se voi mi aveste conosciuto, anche il mio Padre conoscereste, e fin d’ora voi lo conoscete e l’avete visto”.

Breve riflessione del celebrante

LODA il Signore – secondo momento

Ascolto della canzone “Un’altra possibilità” (Tricarico)

Gesto: viene posto al centro dei ragazzi un grande TOM-TOM (un navigatore satellitare)1.

Lettore. Un navigatore satellitare è uno strumento con il quale ormai abbiamo familiarizzato. Ci indica la via, ci aiuta ad uscire da situazioni complesse, da incroci ingarbugliati dai vicoli ciechi. Con un navigatore satellitare c’è sempre un’altra possibilità, non siamo mai veramente perduti. Anche quando finiamo su una strada sterrata, quando sbagliamo destinazione, quando siamo sull’orlo di dirci perduti, fra strade sconosciute e poco raccomandabili, ecco una voce da lontano ci dice la direzione da seguire. Del nostro navigatore ci fidiamo, consegniamo a lui le sorti del nostro viaggio!

T. Sostienimi, Signore, nella giusta direzione:
quando riesco ad amare me stesso così come tu mi hai creato,
quando riesco ad amare l’altro gratuitamente senza invidie e pregiudizi,
quando riesco ad amare il mio amico per ciò che è e non per ciò che ha,
quando riesco ad amare come tu mi ami, perdonando come tu mi perdoni.
Instradami con amore sulle tue vie,
quando mi ritrovo su strade di vendetta, pigrizia, superficialità, violenza, falsità, esclusione, egoismo, invidia, pretesa.
Invitami davvero Signore, ad un’altra possibilità, aiutaci a tirarci fuori da queste strade chiuse…
Quanto è grande, Signore, il tuo amore per me!
Non ti stanchi davvero mai di darmi un’altra possibilità…
Aiutami ad affidare la mia vita alle tue mani.
Che sia tu, Signore, il mio navigatore satellitare.

Silenzio - Provocazioni
Di che cosa desidero lodare il Signore in questo momento della mia vita?
Dove ho sentito il suo aiuto e la sua presenza?

OSSERVA IL TUO CUORE– terzo momento

Lettore. Sai che cosa è un bivio? È un punto da dove partono due strade e dove occorre scegliere da che parte andare. Nel Vangelo di Giovanni che abbiamo letto Gesù ci ha appena detto di essere via, verità e vita. Proviamo per un attimo a pensare al contrario di queste parole: perdersi, falsità, morte. Cosa c’è nella via opposta a Gesù? Il Vangelo è chiaro: c’è una strada di vita e una di morte, una strada del bene e una del male. Sappi che al bivio sta a te scegliere da che parte andare. Ogni tua giornata è fatta di un sacco di bivi di fronte ai quali dovrai scegliere. Molti bivi formano un LABIRINTO! Ecco allora la tua giornata come un labirinto. Entra nel labirinto, fermati ad ogni bivio e chiediti come hai scelto. Vai a vedere quali vie hai percorso, quali scelte hai fatto…Scoprirai i tuoi errori, i tuoi peccati. Proprio così! Peccare vuol dire “sbagliare strada”, “perdere la strada”.

Viene presentato a ciascun ragazzo il foglio con la rappresentazione del labirinto. Sulla base del proprio esame di coscienza il ragazzo attraverserà il labirinto (colorandolo), ne scoprirà i vicoli ciechi e le strade con una mèta. Se si ritiene opportuno l’esame di coscienza può essere spiegato assieme…
Per visualizzare il labirinto scarica il file pdf

Esame di coscienza

1 Bivio: VIALE DEL PERDONO O VIA DELLA VENDETTA?
Mi ritrovo in via della vendetta quando:
conservo il rancore nei confronti di un mio amico che ha commesso un errore…
rispondo ad un torto subito con un altro torto…
non accetto le scuse di qualcuno…
non so chiedere scusa…
penso: “gliela farò pagare”…
2 Bivio: VIA DEL SERVIZIO (E DELLA DISPONIBILITà) O VIA DELLA PIGRIZIA (O DELL’OZIO)?
Mi ritrovo in via della pigrizia (o dell’ozio) quando:
aspetto che gli altri si impegnino, che gli altri amino per primi, che AL BENE pensino gli altri…
penso: “perché devo essere io il solito fesso a farsi in quattro per i miei amici”…
non mi metto a servizio della mia famiglia…
non vivo con impegno il mio tempo di studio…
3 Bivio: VIA DELLA RIFLESSIONE E DELLA PREGHIERA O VICOLO DELLA DISTRAZIONE E DELLA SUPERFICIALITà?
Mi ritrovo in via della distrazione e della superficialità quando:
ciò che ho (le mie cose, i miei giochi, il computer la playstation) viene prima di ciò che sono (ciò che credo, il mio modo di fare amicizia, il modo di comportarmi)…
considero ciò che appare (la bellezza, i vestiti firmati, l’aspetto fisico) più importante del cuore (sentimenti, sincerità, amicizia…)…
passo sopra alle persone come un carro armato, ferendole, facendo loro del male con parole e gesti…
penso: “dove è Dio nella mia vita? Dove è la sua voce? Cosa vuoi che gliene importi di me?”… e invece di pregare, affidando a lui il mio dolore, cerco di non pensarci (e il dolore resta lì….)!
non ho tempo per Dio, ho solo tempo per me!
4 Bivio: VIA DELLA PACE O VIALE DELLA VIOLENZA?
Mi ritrovo in via della violenza quando:
reagisco istintivamente, perdendo la calma, quando subisco un torto…
non mi fermo a capire le ragioni del comportamento degli altri e, dopo averli giudicati, cerco subito di farmi giustizia da solo…
non cerco mai di mettere pace alle situazioni di lite o disaccordo in cui mi trovo (o in cui si trovano i miei amici)…ANZI, sono il primo ad accenderle ancora di più…
5 Bivio: VIA DELLA SINCERITà O VIA DELLA FALSITà?
Mi ritrovo in via della falsità quando:
invento e racconto (magari per darmi delle arie) cose non vere sulle persone...parlo e sparlo dietro alle spalle…
non so mantenere la parola data…
quando non ammetto i miei errori e cerco sempre delle scuse…
sono complice di chi ha commesso un’ingiustizia…
mi metto delle maschere con i miei amici o con i miei genitori…e penso: “se sto con loro devo fare il bullo; a casa tornerò a fare il bravo ragazzo”… Ma ho mai pensato chi sono veramente?…
“faccio il personaggio” diventando quello che fa battute, quella bella, quella brava a scuola, quello forte a pallone…di questo personaggio resto schiavo e, di conseguenza, non riesco mai a dire cose serie, a pensare più al cuore che all’esteriorità, ad accettare un compito andato male o una qualsiasi sconfitta…
6 Bivio: VIA DELL’ACCOGLIENZA O VIA DELL’ESCLUSIONE?
Mi ritrovo in via dell’esclusione quando…
mi faccio prendere dalla paura del diverso (per razza, lingua, religione, modo di pensare, abilità) e mi chiudo nelle mie sicurezze…
non do fiducia alle persone…
metto le persone a disagio facendo il musone, l’antipatico, il sapientino…
“faccio la conta” degli errori degli altri…
trascuro le persone che mi vogliono bene…
attacco etichette e penso “quello è così e sarà per sempre così”…
7 Bivio: VIALE DELLA GENEROSITà O VICOLO DELL’EGOISMO?
Mi ritrovo in vicolo dell’egoismo quando…
non riesco a fare dei piccoli sacrifici per mamma, papà o i miei amici…
non riesco a donare e a donarmi gratuitamente…penso “io che ci guadagno?”
quando tutto il mondo gira intorno a me. Mamma, papà o i miei amici devono essere al mio servizio…
8 Bivio: VIA DELL’ UMILTà O VICOLO DELLA SUPERBIA
Mi ritrovo in vicolo della superbia quando…
sono vanitoso…
parlo sempre di me…io-io-io-io-io!
cerco di pormi sopra gli altri…guardo tutti dall’alto in basso.
sono testardo e non mi confronto con gli altri…
9 Bivio: VIA DELLA STIMA O VIA DELL’INVIDIA

Mi ritrovo in via dell’invidia quando…
non riesco a gioire per i successi delle persone che amo…
invidio l’altro per oggetti che io non ho…
penso: “vorrei essere bello come, intelligente come, simpatico come, spigliato come”…
10 Bivio: VIA DELLA PUREZZA O VICOLO DEL PENSIERO IMPURO
Mi ritrovo in vicolo del pensiero impuro quando…
uso parole e compio gesti volgari pensando di sembrare in questo modo più grande…
11 Bivio: VIALE DELLA GRATITUDINE O VICOLO DELLA PRETESA
Mi ritrovo in vicolo della pretesa quando…
non so ringraziare Dio per quello che sono…
non so ringraziare Dio per quello che mi ha donato…
non riesco a guardare alle cose belle che mi circondano, tutto mi sembra buio, tutto mi sembra senza una via d’uscita…
sono solo capace di chiedere da tutti: dalla mia famiglia, dai miei amici, da Dio…e non solo voglio sempre di più, lo pretendo!
faccio ricatti per ottenere ciò che voglio…

Confessioni individuali: prima di confessarsi ciascun ragazzo inserisce la propria scheda nel TOM-TOM. Quando ciascun ragazzo si sarà confessato il sacerdote gli consegnerà un oggetto come simbolo della strada ritrovata. Consigliamo un piccolo TOM-TOM (naturalmente finto) con la scritta io sono via, verità e vita. Sarebbe carino riuscire a regalare, in alternativa, anche piccolissima bussola…fate voi!

Confessa la tua fede – quarto momento

Preghiera di ringraziamento
T
. Signore, grazie per il tuo amore misericordioso,
grazie per la mano che continuamente ci tendi;
grazie perché ci ami nonostante le nostre piccolezze
e la nostra ingratitudine;
grazie perché continui ad amarci
anche quando rifiutiamo il tuo amore.
Grazie per i tuoi doni,
grazie per il dono del tuo Figlio Gesù
che si è fatto uomo per ridarci la tua amicizia.
Grazie per la vita eterna che hai seminato in noi;
grazie per tutti i tuoi doni.

Padre nostro…

Dalla voce di Paolo. Dalla prima lettera di S. Paolo ai Corinzi (1Cor. 15, 54-58)
Quando questo corpo corruttibile sarà rivestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si realizzerà la parola che sta scritta: la morte è stata ingoiata nella vittoria. Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione? Il pungiglione della morte è il peccato e la potenza del peccato è la legge. Ma siano rese grazie a Dio che ci concede la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! Perciò, o fratelli miei carissimi, rimanete saldi, irremovibili, prodigandovi senza sosta nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana al Signore.

Lettore. Cari ragazzi, l’esperienza che abbiamo fatto oggi ci rimanda fortemente alle parole di Paolo. Nel Sacramento della Riconciliazione, il peccato, strumento di morte, è stato sconfitto e noi viviamo da risorti. Rimanete saldi nella via del Signore Gesù, lui che è via, verità e vita. Se rimaniamo nel suo amore viviamo pienamente, viviamo da risorti! Di fronte alle nostre sconfitte, alle nostre paure, ai nostri peccati, Dio apre sempre strade di salvezza.

C. Sostieni Signore il nostro cammino perché rinnovati e risorti nel tuo perdono possiamo vivere in pienezza, come san Paolo, il nostro essere tuoi testimoni. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli
T. Amen.

Benedizione finale.

Canto finale.

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